Al nostro matrimonio mancano
Alcune foto
 

Raccontata dalla sorella Anna Maria

Raccontata dalla sorella Anna Maria
Anche io vorrei dire qualcosa su Antonella, ma in realtà non basterebbe neanche un libro per raccontare tutti questi anni trascorsi insieme.

Inizio col raccontarvi della prima volta che l’ho vista. Era piccolissima, si trovava nella culletta della nursery dell’ospedale ed io riuscivo a guardarla solo attraverso un vetro. Non vedevo l’ora di averla a casa per prenderla in braccio. Per fortuna era una bambina che dormiva sempre e soprattutto... MANGIAVA… Bellissima, “pacioccona” con i suoi riccioli biondi, papà la chiamava riccioli d’oro.

Tutti desideravamo darle i bacetti, ma lei non era contenta di riceverli, anzi spesso s’infastidiva e reagiva. Un giorno rispose ad un bacio di un’amica di mia sorella con un morso sul naso.. poverina! A proposito... metto in guardia Danilo da eventuali baci violenti.

Per non parlare del suo desiderio di salire sull’altare. Posso dire che sia nato con lei, basta pensare che mentre tutti gli altri bambini scappano verso la porta o piangono quando sono in Chiesa, lei invece, ancora traballante sulle gambe, puntava l’altare e si metteva affianco al sacerdote come un ministrante.

La sua curiosità poi per lo scoprire le cose che la circondavano non si fermava davanti a niente. Ricordo che la nonna diceva: “sta vagnona a do teni li vuecchi teni li mani!”. Infatti non tardò a combinare un guaio a casa di alcuni amici di famiglia. Aveva adocchiato da tempo una boccetta di inchiostro di china sul ripiano della scrivania, e così una sera ce la ritrovammo in cucina sporca dalla testa ai piedi di inchiostro nero. Sembrava Calimero! Non sapevamo se ridere o arrabbiarci vista l’età.. comunque le fu fatto un bel bagno di emergenza mentre continuava a non capire cosa avesse fatto.

Ma c’è veramente ancora tanto e tanto da dire riguardo la sua vivacità.. vediamo, vediamo cosa posso raccontarvi senza dilungarmi troppo …. Ah, si! Ricordo ancora quando invitava a casa i suoi amici e faceva sentire loro il suo repertorio che comprendeva pezzi musicali suonati col flauto e qualche poesia. A proposito... non dite mai “Silvia” perchè le conseguenze non tarderanno ad arrivare. Poi quando finiva il suo repertorio gli faceva la solita domanda: “ma la mamma vostra a che ora viene a prendervi?”

Oppure non potrò mai dimenticare, in un periodo in cui si deliziava in cucina, quando a due amiche di mia madre offrì una crema al caffè che aveva fatto lei.. peccato che invece del caffè in gocce aveva messo la miscela in polvere per moka. Le poverine costrette a mangiarla non sapevano più che smorfie fare per non sputarla!

Ora quella bambina bionda e riccia, che tra noi è stata sempre la più vivace, la super parlantina, la cabarettista, ingegnosa e tuttora la cantante più convinta, è cresciuta ed è diventata liscia, e l’1 ottobre di quest’anno si sposerà. Sono contenta di vederla felice perché ha trovato una persona che veramente la ama e ancora non mi sembra vero!

Ora anche tu mi lascerai  per cominciare una bellissima storia d’amore! Perciò Danilo, mi rivolgo a te, ti faccio una raccomandazione: che non perda mai la sua vivacità, la sua spontaneità e la sua gioia di vivere!

Concludo che non vedo l’ora di vedervi sull’altare con la fede al dito e poi … ti prego: LASCIAMI IL BOUQUET!!!

Un abbraccio forte

Anna Maria


Tutte le foto